Introduciamo con questo primo articolo, una nuova sezione del sito, nella quale nel corso dei mesi si susseguiranno altri interessanti articoli riguardanti, la chimica, la farmacologia, trattati in maniera semplice e divulgativa, con il solo scopo di far avvicinare le persone a queste discipline che spesso si crede essere difficili o inutili. Non c’è nulla di più sbagliato.
Se spiegato bene, ogni argomento può essere di facile comprensione per chiunque. Nella pratica quotidiana o specialistica, il concetto di complessità esiste, eccome se esiste. Non è questo il caso. Infatti il blog si pone solamente l’obiettivo di dare concetti generali, talvolta anche approfonditi.
In questo post andiamo a scoprire cosa si intende per “VACCINO”, esplorandone prima alcune definizioni.
Ad esempio, Epicentro, il sito di Epidemiologia gestito dall’ISS, afferma:
I vaccini sono preparati biologici costituiti da microrganismi uccisi o attenuati,
oppure da alcuni loro antigeni, o da sostanze prodotte dai microorganismi e rese
sicure ( come ad esempio il tossoide tetanico che deriva dal trattamento della
tossina tetanica) oppure, ancora, da proteine ottenute con tecniche di ingegneria
genetica.
Una spiegazione ancora più semplice è data dall’Ospedale Bambino Gesù:
Un vaccino è un prodotto farmaceutico che ha lo scopo di attivare in modo specifico il sistema
immunitario a combattere contro un microrganismo o microbo (un virus, un batterio o un altro
parassita) che può determinare una malattia più o meno grave, anche mortale.
Questa definizione ci fornisce anche una semplice spiegazione del meccanismo di azione dei vaccini tradizionali.
Il vaccino infatti imita l’aggressione del microrganismo stimolando specifiche cellule del sistema
immunitario – i linfociti B e i linfociti T – che, attivati e reciprocamente stimolati tra di loro,
scatenano una risposta immunitaria con la produzione da parte dei linfociti B di anticorpi
specifici, molecole in grado di legarsi al microbo bersaglio del vaccino.
Nel sito dell’Aifa:
I vaccini sono medicinali biologici che hanno lo scopo di prevenire una o più malattie infettive attraverso la stimolazione del sistema immunitario (produzione di anticorpi, attivazione di specifiche cellule) e la conseguente acquisizione della cosiddetta “immunità attiva”.
Sull’Enciclopedia Treccani, si può leggere una definizione del tutto simile alle precedenti:
Preparazione (per uso parenterale o anche orale, ➔ vaccinazione) rivolta a indurre, da parte dell’organismo, la produzione di anticorpi protettivi e a consolidare la risposta immunitaria a livello cellulare, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, protozoaria). Accanto ai v. per così dire classici, ottenuti da sospensioni di microrganismi patogeni (uccisi o vivi ma attenuati) o da immunogeni purificati (anatossine e polisaccaridi batterici), sono stati recentemente preparati v. sintetici, costituiti da catene peptidiche con specifica attività antigenica ottenute e inserite con tecniche di ingegneria genetica nella catena polipeptidica di una proteina di trasporto (che imprime al prodotto un potere immunogeno), o da frammenti di DNA.
Riassumendo, il vaccino è una preparazione farmacologica che ha l’obiettivo di produrre un’IMMUNITA’ ( DURATURA ) contro un certo patogeno che può produrre una malattia. In caso contrario, non si tratta di vaccino ma di semplice farmaco( antibiotico, antidepressivo, antivirale, chemioterapico, antitumorale, antistaminico…).
Dunque: Ogni Vaccino è Farmaco, un Vaccino è tale se produce una certa immunità per anni e decenni, si pensi alla tossina difterica,e al virus della Poliomelite quando inoculati rendono il soggetto praticamente immune.
Fonti:
- Epicentro ( qui il link)
- Ospedale Bambino Gesù ( qui il link)
- sito Aifa ( qui il link)
- definizione di vaccino sito Treccani ( qui il link)
- i vaccini su Wikipedia italia, Wikipedia inglese