Proseguiamo con l’approfondimento sui vaccini e sulla farmacologia, con questo secondo articolo di questa nuova sezione, nella quale nel corso dei mesi si susseguiranno altri interessanti articoli riguardanti, la chimica, la farmacologia, trattati in maniera semplice e divulgativa, con il solo scopo di far avvicinare le persone a queste discipline che spesso si crede essere difficili o inutili. Non c’è nulla di più sbagliato.
Se spiegato bene, ogni argomento può essere di facile comprensione per chiunque. Nella pratica quotidiana o specialistica, il concetto di complessità esiste, eccome se esiste. Non è questo il caso. Infatti il blog si pone solamente l’obiettivo di dare concetti generali, talvolta anche approfonditi.
Osserviamo, in questo post, quali tecnologie “vaccinali” esistono, distinguendole per modalità di soministrazione e meccanismi d’azione. Senza addentrarci nei componenti degli stessi, che saranno trattati nel terzo articolo: “La composizione dei vaccini e sicurezza relativa agli ingredienti.”
I farmaci possono differenziarsi per molte caratteristiche, le più comuni e conosciute sono la modalità di somministrazione( tramite iniezione intramuscolare o per via enterica come una supposta o una pillola da sciogliere in bocca o da ingoiare) ed il meccanismo d’azione( ad esempio: gli antidolorifici solitamente basano l’efficacia sulla caratteristica della molecola attiva di ridurre la sintesi dei mediatori dell’infiammazione, nel caso dei farmaci FANS o bloccando i recettori che trasmettono il dolore nel caso di alcuni oppioidi; gli antiepilettici, invece sono attivi sia soppremendo i canali Sodio e/o Calcio o migliorando l’azione del GABA,un’importante neurotrasmettitore).
I vaccini non fanno eccezione, infatti ad oggi, nel 2022, questa categoria è molto variegata. Gli schemi che seguono illustrano in breve
Come indicato in tabella, oggi i farmaci( qui si parla di vaccini nello specifico) sono principalmente somministrati tramite via:
- Enterale, in cui la sostanza è assorbita nel tratto gastrointestinale, è la più economica e spesso sicura;
- Parenterale, è la via delle iniezioni, quella classica per i vaccini, è usata anche negli antistaminici, chemioterapici o per l’insulina;
- Inalatoria, quando il principio attivo si trova nello stato gassoso o in minuscole particelle simili a polveri da assumere attraverso apparecchi per aerosolterapia o specifici caschi o strumentazione apposita in ospedale;
- Transcutanea, quando la somministrazione è locale con l’utilizzo di spray, polveri, creme o olii.
Attualmente per i vaccini la via “regina” è quella intramuscolare, nonostante questo, la pandemia da Covid-19 ha dato un grande impulso nella ricerca di alternative, tra queste quella inalatoria tramite spray appare la più immediata. Qui un’articolo in cui si osserva come AstraZeneca, Oxford e altre Università stanno effettuando varie sperimentazioni in tale ambito. A Gennaio è inoltre approvato il primo vaccino anticovid via aerosol.
Nel mondo, sono attualmente in studio anche altri vaccini assumibili per via orale, come quello italiano in studio,
Brevemente ora osserviamo quali sono le varie tipologie di vaccini secondo la base del meccanismo d’azione:
Ognuno di questi vaccini, sarà trattato in maniera completa in articoli appositi.
Per altri approfondimenti, consiglio la lettura di articoli precedenti: